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72 ore di fila davanti alla televisione: Suresh Joachim

14 aprile 2009

La diffusione della tecnologia sta progressivamente cambiando il nostro modo di vivere.
Automobile, telefonino, frigorifero, lavatrice e quant’altre comodità sono subentrate nelle nostre abitudini quotidiane in modo irreversibile!
Ma tra tutte una si è da sempre distinta per la forte influenza che ha da sempre avuto sui suoi utilizzatori: la televisione. Essa è entrata in poco tempo a far parte dei beni di largo consumo in primo piano fra le attività predilette come passatempo nella maggior parte del mondo.
Ora però iniziano a manifestarsi i sintomi dell’abuso che spesso se ne fa.

L’australiano Suresh Joachim ne è un esempio lampante: si è guadagnato il titolo di Guinness World Record stando per ben 72 ore davanti alla televisione grazie all’ausilio di 30 tazze di caffè.

 Non è il primo record però detenuto da Joachim, che infatti è già noto per altri record (più di trenta!) di cui vantarsi tra cui quello per il maggior tempo consecutivo in bilico su un piede di 76 ore e 40 minuti, per le 100 ore di ballo da solo senza sosta e per i 56 chilometri percorsi carponi. (sul sito personale è possibile vedere tutti i suoi records  ).

Siamo di fronte ad un ulteriore caso di esibizionismo? Come al solito c’è dietro qualcos’altro.

«Mi sono accorto che tutte le persone del Guinness sono diventate famose per qualcosa di speciale. Voglio sfruttare la fama per aiutare gli altri»  (da Le mille stranezze del libro dei record – Repubblica – 14 ottobre 2006) ha rivelato in un’intervista, svelando ciò che stava nascosto dietro a tanto marcata mostra di sé.

In futuro,  ad esempio,  ha in programma una maratona grazie alla quale conta di raccogliere un milione di dollari in favore dell’UFFORSC (Universal Fund for Suffering Children), un’associazione di cui è il segretario generale il cui scopo è di provvedere ai bisogni primari di cibo, salute, educazione dei bambini di tutto il mondo.

Dal sito dello stesso Joachin si possono  leggere le sue intenzioni: “I, Suresh Joachim, am deeply disturbed and stirred by the ongoing violence and its direct impact on children. Poverty, disease and war have increased the number of suffering children and all my endeavors will be designed to help suffering children all over the world. To spread my message in World I am attempting new world records with the aim of spreading world peace and to create an awareness of suffering children. The UFFORSC (Universal Fund For Suffering Children) branch has been inaugurated in Australia, Canada for helping millions of suffering children in Asia and Africa. My ultimate aim is to carry a peace torch commencing in 2009 from Jerusalem (Jesus Birth Place) to Canada covering 54 countries including 88 major cities passing the torch to dignitaries in these countries.I will be covering 6,000 km to raise one billion dollars for my purpose.Also Suresh Joachim will submit a petition to the United Nation with million signatures to make June 24 a global cease fire day. I welcome all like-minded people to join and work for the same .”

 

Non siamo quindi di fronte ad un altro caso di dipendenza dal televisore i cui effetti sono noti ormai (perché un po’ tutti ne soffriamo ogni tanto chi più e chi meno) ma al formidabile esempio di come si può far convergere la semplice fama in qualcosa di encomiabile dal punto di vista umano.

L’importante è che, stando tutto quel tempo attaccato alla tv, non abbia dato il cattivo esempio ai bambini che tanto ama.